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Ascea tra storia e leggenda.
Ascea è un comune cilentano situato in Campania con circa cinquemilaquattrocento abitanti(dati Istat 2001). Sorge nel Cilento, in un'area bagnata dai corsi d'acqua della Fiumarella, del Fiumicello e del Palistro. Il comune di Ascea presenta una zona montuosa, dove è situata la sede principale del comune, denominata "Ascea Paese" e una zona marittima denominata "Ascea Marina" dove sono presenti: strutture turistico-alberghiere, attrazzioni, spettacoli estivi, un cinema all'aperto, ristoranti e locali notturni. Gli abitanti sono chiamati "asceoti"; il santo patrono della città è San Nicola di Bari e la festa patronale si celebra il 6 dicembre. Ascea è stata premiata per le sue spiaggie da bandiere blu ed è stata segnalata nella guida Blu di Legambiente con ben tre vele. Il nome Ascea non si sa con sicurezza da dove derivi, ma nel corso del tempo sono state formulate tre ipotesi: secondo alcuni si dice che potrebbe essere una deformazione del nome "Isacia", un'isola, scomparsa a causa di un alluvione, che era situata vicino alla collina su cui sorge Ascea Paese; altri credono che il nome derivi da "ascaios", cioè luogo "non sinistro", predisposto per l'approdo delle navi; infine un'altra ipotesi dice che il nome deriva da una parola greca "askia", ossia non ombroso, in riferimento al disboscamento effettuato dai romani in zona. La città, anticamente chiamata Elea, venne fondata nel lontano 540 a.C. ad opera dei Focei, popolazione di origine greca, che trovò molta affinità con una popolazione che abitava già da tempo quei luoghi, gli Enotri. La città di Elea visse il suo periodo di massimo splendore in epoca romana. In questo periodo diventò il municipio di Velia e fu meta di illustri personaggi del tempo come: Bruto, Cicerone e Paolo Emilio(vincitore di Pidna). Tutte queste figure importanti dell'epoca rimasero contente del soggiorno a Velia; tra questi Cicerone ne elogiò le Terme, che secondo la leggenda avevano ridato cura ad Augusto di ritorno dall'Oriente. Nel corso del tempo Velia perse il suo splendore a causa dell'interramento dei due porti che fornivano la maggiore risorsa commerciale della città e successivamente tra l'VIII e il IX secolo d.C. venne distrutta dai Saraceni. Ascea è conosciuta anche per la "Scuola Filosofica Eleatica" fondata nel V secolo a.C. ad opera del filosofo Parmenide, il più grande teorico e rappresentante del gruppo filosofico presocratico, maestro di Zenone e Melisso di Samo. Alla base della "Scuola Filosofica Eleatica" vi era la ricerca di un Essere che avesse tre caratteristiche principali: unico, eterno ed immutabile; ma soprattutto doveva essere in contrasto con l'illusorio "mondo dei sensi". Nella città di Velia soggiornò anche Senofane di Colofone, anche lui filosofo, che contrappose alla religione popolare politeistica la concezione teologica dell'unità di Dio. Infine Velia fu anche sede della "Scuola Medica Eleatica", la stessa che molti secoli dopo darà i natali alla più famosa "Scuola Medica Salernitana".
LA MAPPA SOTTOSTANTE NON INDICA LA POSIZIONE PRECISA DELLA STRUTTURA MA ASCEA
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